Se c’è un accessorio che in cucina non può proprio mancare, si tratta sicuramente della pentola a pressione. Perché? Perché consente, allo stesso tempo, una cottura molto sana e molto veloce, per quasi qualsiasi tipo di cibo. Ma non solo!
La sua cottura è, insieme a quella con la vaporiera – entrambe sfruttano il vapore -, la più idonea alla conservazione di vitamine, sali minerali e degli altri nutrienti di cui sono ricchi i cibi sani.
E se non vi abbiamo ancora convinto, pensate a questo: potreste preparare il brodo vegetale in tempi record al posto delle canoniche quattro ore. Si tratta, tuttavia, di un accessorio non facilissimo da usare, ma non disperate: seguite la nostra guida e diventerete dei cuochi provetti.
Come usare la pentola a pressione: le operazioni preliminari per non farsi male.
Per prima cosa, impariamo come funziona una pentola a pressione: si tratta di una pentola chiusa ermeticamente che, messa a contatto con il fuoco, produce vapore ad alta temperatura che cuoce rapidamente i cibi. Prima di usare questa pentola, è bene controllare che non presenti crepe e non sia sporca dalle cotture precedenti: in entrambi i casi potrebbe fuoriuscire del vapore, e correreste il rischio di farvi male.
Attenzione poi a controllare che modello state utilizzando. Mentre le vecchie pentole a pressione richiedevano un’aggiunta di acqua di circa 220ml, per i nuovi è sufficiente usare la metà di questa quantità. È importante in ogni caso che l’acqua non superi mai la metà della pentola, così da lasciare spazio al vapore. Anche in questo caso, il rischio è quello di procurarvi un’ustione.
Infine, ricordate sempre che il cibo non va inserito direttamente sul fondo della pentola a pressione, ma all’interno dell’apposito cestello che, a sua volta, va posizionato sul suo sostegno.
Cucinare con la pentola a pressione: diverse preparazioni per diversi alimenti
Come abbiamo detto, imparare come usare la pentola a pressione è piuttosto semplice. E tuttavia è bene imparare sin da subito che le preparazioni variano a seconda del tipo di cibo prima di passare a parlare di usare la pentola.
Le operazioni preliminari per i diversi alimenti
Il riso: basta sciacquarlo, mentre non è necessario lasciarlo in ammollo. Esistono però alcuni cereali, come il farro e il grano, che richiedono di essere reidratati prima della cottura, mettendoli in ammollo per almeno quattro ore prima di usare la pentola a pressione.
- Il pesce: sia che si tratti di pesce fresco che di pesce surgelato, va inserito nella pentola a pressione già lavato (cioè pulito e privato delle interiora). In questo caso si consiglia di utilizzare circa 175 ml di acqua, e di “sporcare” con un po’ di olio il cestello sul quale si posiziona il pesce, così che non si attacchi.
- La carne: va condita in anticipo, e può anche avere un diverso tipo di cottura prima di essere inserita nella pentola a pressione. Ad esempio, per un buon arrosto potreste creare una crosticina in padella, e poi usare la pentola a pressione per ridurre i tempi di cottura rispetto al forno.
- Legumi secchi: oltre a richiedere un ammollo di almeno 4 ore, per i modelli di pentola a pressione più vecchi è bene anche aggiungere olio nell’acqua. Non si deve invece usare il sale. Attenzione: in questo caso l’acqua deve coprire il cibo.
- Frutta e verdura: bisogna avere l’accortezza di scongelare la verdura surgelata, e utilizzare 250 ml di acqua se si usa frutta secca (125ml per la frutta fresca).
Cominciare a cuocere
Avete eseguito tutte le operazioni preliminari? Bene! È ora di imparare davvero come usare la pentola a pressione. Dunque, per prima cosa, vi abbiamo dato un valore indicativo per quanto concerne l’acqua, ma la soluzione ideale è verificare sul vostro manuale di istruzioni. Sollevate le valvole o il regolatore di pressione, inserite l’acqua e poi il cestello con gli alimenti che volete cucinare. Infine, richiudete assicurandovi che il coperchio aderisca perfettamente alla pentola.
Attenzione: anche se abbiamo fatto un distinguo tra nuovi e vecchi modelli di pentola a pressione, si tratta di una descrizione indicativa e da prendere cum grano salis, in quanto il mercato propone diversi modelli anche molto diversi tra loro. Per capire esattamente come usare la pentola a pressione in sicurezza, in particolare durante le fasi di apertura e chiusura del coperchio, leggete attentamente il manuale di istruzioni. Lo stesso vale per il segnale che vi indicherà quando la pentola ha cominciato a produrre il vapore – che può essere un fischio, ma anche un segnale sul display elettronico – e, quindi, dovete abbassare la temperatura.
Quali sono i tempi di cottura?
Abbiamo detto che uno dei vantaggi dell’usare la pentola a pressione è che i tempi di cottura sono davvero sorprendenti. Già, ma esattamente quali sono? Dipende. Da cosa? Dal tipo di alimento, e dal suo peso. A livello indicativo, però, possiamo dire che variano dai 40 minuti per un’arista di maiale di media grandezza (il classico arrosto), ai 2 minuti per le verdure in foglia. Ebbene si: solo due minuti! Grande risparmio di tempo anche per le verdure: pensate che delle carote o delle patate intere, che solitamente richiedono almeno 20 minuti di bollitura per cuocere, nella pentola a pressione sono pronte in meno di 10 minuti.
Una ricetta speciale: il brodo vegetale
La maggior parte delle persone sogna di usare la pentola a pressione proprio per questo. Il brodo vegetale, infatti, è tanto fondamentale nella nostra cucina quanto difficile da preparare. O forse, più che difficile, lungo: richiede un minimo di 4 ore perché l’acqua prenda davvero il sapore delle verdure. Il procedimento iniziale è quello classico: lavate e tagliate a tocchetti le verdure (se vi mancano le idee: cipolla o porro, sedano, carote più, a piacere, delle verdure di stagione) e inseritele nella pentola. A questo punto però, copritele di acqua e chiudete.
Una volta che comincia a prodursi il vapore – lo capirete secondo le indicazioni che vi abbiamo già dato – abbassate la fiamma. Ed è qui che avviene la magia: dopo 30 minuti il vostro brodo è pronto. Potete ritirare le verdure con cucchiaio e forchetta, e usare il brodo come più vi piace.